America Latina

A Copacabana l'antico cinema Roxy risorge con un musical samba

I ritmi e i colori del Brasile nel nuovo dinner show carioca

Redazione Ansa

(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 11 NOV - Samba e non solo. Il Cinema Roxy di Copacabana, uno dei più antichi di Rio de Janeiro, risorge dalle sue ceneri e presenta un musical immersivo sulla bellezza e la varietà culturale del Brasile. La formula è quella dei cabaret parigini: si cena e si assiste ad uno spettacolo con un cast di una sessantina di artisti, 350 costumi, e una fastosa scenografia che mostra i molteplici volti del Paese sudamericano.
    E' così che in una fantasia di ritmi, colori, ed emozioni, si passa dagli edifici pastello di Salvador de Bahia al Sambodromo carioca disegnato da Oscar Niemeyer, dai bassopiani desertici del Sertão alle atmosfere amazzoniche, in una carrellata musicale che dal forró - diffusa danza popolare del nord-est del Brasile - si estende all'axé, genere musicale nato a Bahia negli anni '80; dalla bossa nova al funk. E chi, tra gli spettatori, si sente il samba nei piedi, si può alzare per lasciarsi andare a qualche passo sui titoli di coda, assieme ai ballerini scesi in platea per un abbraccio simbolico con il pubblico, secondo il titolo dello show "Aquele abraço" (Quell'abbraccio).
    L'iniziativa - frutto della visione dell'imprenditore carioca Alexandre Accioly - mette insieme tra i migliori nomi sulla ribalta nazionale, con la regia di Abel Gomes, responsabile delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Rio 2016, la direzione musicale di Pretinho da Serrinha, e scenografie e coreografie di Priscilla Mota e Rodrigo Negri, vincitori del Carnevale 2024. Un progetto che arriva in un momento di grande spolvero per la 'città meravigliosa' , affermatasi come capitale del G20, in un anno boom per il turismo, che già nei primi sette mesi ha registrato una crescita di presenze del 25% (sul 2023), con 868.370 arrivi dall'estero: il secondo dato più alto nella serie storica, dietro solo al 2014, anno della Coppa del Mondo. (ANSA).
   

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