America Latina

Kirchner, 'condannata per le mie politiche e perché donna'

L'ex presidente argentina risponde alla sentenza in Cassazione

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 13 NOV - "Quando sei donna ti rendono tutto più difficile, e se c'è una cosa per cui vengo castigata non è solamente per le mie politiche, ma perché sono donna e perché non sopportano di discutere con una donna e di non avere ragione". Così Cristina Kirchner, presidente dell'Argentina dal 2007 al 2015, ha commentato la sentenza emessa oggi dalla Cassazione che conferma la condanna in primo grado a sei anni di carcere per corruzione. "Siccome (i giudici) non possono picchiarmi, fanno le cose che hanno fatto oggi in tribunale", ha aggiunto Kirchner.
    I giudice della corte d'appello hanno convalidato la sentenza di primo grado che riconosce Kirchner colpevole del delitto di amministrazione fraudolenta nella causa che indaga sulla corruzione negli appalti pubblici per la costruzione di autostrade ('Causa Vialidad').
    Kirchner ha già annunciato il ricorso alla Corte Suprema, che potrebbe tardare anche anni prima di emettere un verdetto che renderebbe effettive la condanna e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, precludendo la possibilità di un'eventuale candidatura alle prossime elezioni politiche del 2025 o alle presidenziali del 2027.
    Lo scorso 5 novembre Kirchner è stata proclamata presidente del peronista Partito giustizialista (Pj), principale forza di opposizione al governo di Javier Milei. (ANSA).
   

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