(ANSA) - BUENOS AIRES, 13 NOV - Il governo argentino di
Javier Milei ha ritirato la sua delegazione dalla conferenza
delle Nazioni Unite contro il cambiamento climatico Cop29 in
corso di svolgimento a Baku. La decisione, confermata da fonti
del ministero degli Esteri ai media argentini, è in linea con
l'avvio di una nuova linea diplomatica imposta dal leader
ultraliberista che si oppone in modo fermo all'agenda 2030 e
alle politiche di stampo 'woke'.
Il nuovo corso è già costato il posto alla ex ministra degli
Esteri, Diana Mondino, 'colpevole' di aver consentito tra le
altre cose il voto dell'Argentina a favore di una risoluzione
Onu di condanna dell'embargo Usa a Cuba. E sotto la guida del
nuovo ministro degli Esteri, Gerardo Werthein, che ha avviato
una vera e propria purga all'interno del corpo diplomatico,
l'Argentina ha votato lunedì sempre all'Onu contro una
risoluzione a favore dei diritti delle popolazioni indigene,
unico Paese tra 168. Nel suo discorso del 24 settembre
all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Milei aveva
affermato senza mezzi termini che "l'Agenda 2030 è un programma
sovranazionale di stampo socialista che attenta alla sovranità
degli Stati Nazione e violenta il diritto alla vita, alla
libertà e alla proprietà delle persone" accusando l'Onu di
essersi trasformata in "un'istituzione sovranazionale di
burocrati che cercano di imporre un certo modo di vita ai
cittadini del mondo". (ANSA).
Milei ritira la delegazione argentina dalla Cop29
Il governo è contrario all'agenda sul cambiamento climatico