America Latina

E' scontro aperto in Argentina tra Milei e industriali

Gli industriali reclamano una svalutazione o tagli alle tasse

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 26 NOV - Il programma di riaggiustamento macroeconomico portato avanti in Argentina dal governo ultraliberista di Javier Milei rischia di mettere in ginocchio la produzione industriale locale.
    Lo avverte l'Unione industriali argentina (Uia), equivalente della nostra Confindustria, segnalando che la politica di apprezzamento del peso di fronte al dollaro sta pregiudicando fortemente la competitività della produzione locale.
    Tra i reclami dell'Uia, oltre ad una svalutazione del peso che il governo cerca invece di evitare tenendo conto dell'impatto sull'inflazione, anche una significativa riduzione del carico fiscale, una riforma del lavoro e il miglioramento delle infrastrutture.
    A complicare ulteriormente lo scenario attuale, segnalano gli industriali argentini, è la progressiva apertura delle importazioni avviata negli ultimi mesi dal governo, che si somma alla contemporanea svalutazione del real in Brasile, principale competitor e partner commerciale nella regione. "Competiamo con Paesi che hanno altre regole e condizioni, non chiediamo privilegi né protezione, vogliamo uguaglianza di condizioni per poter competere", ha affermato oggi il presidente dell'Unione, Daniel Funes de Rioja, parlando nella riunione annuale degli industriali.
    "Esigiamo rispetto, siamo il settore che genera più occupazione e apportiamo il 30% del gettito", ha affermato a sua volta il presidente dell'Unione industriali della Provincia di Buenos Aires. Nella platea, tuttavia, ad ascoltare le rimostranze della Confindustria non c'era né il presidente, Javier Milei, né il ministro dell'Economia, Luis Caputo, assenze che non sono passate inosservate. (ANSA).
   

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