America Latina

Caracas, senz'acqua e luce i rifugiati nell'ambasciata argentina

L'assedio della polizia alla sede diplomatica continua da giorni

Redazione Ansa

(ANSA) - CARACAS, 27 NOV - Il governo di Nicolas Maduro ha interrotto la fornitura di acqua potabile ai sei richiedenti asilo dell'opposizione nell'ambasciata argentina a Caracas, in un assedio che ha lasciato senz'acqua ed elettricità la sede diplomatica sotto protezione brasiliana.
    Secondo i richiedenti asilo - stretti collaboratori della leader dell'opposizione María Corina Machado - l'assedio della polizia sta durando oramai da più di 90 ore, di cui 40 senza elettricità.
    Pedro Urruchurtu, coordinatore delle relazioni internazionali del partito Vente Venezuela, attraverso il suo account X, ha dichiarato che oggi pomeriggio gli agenti che circondavano la residenza dell'ambasciata hanno impedito l'accesso a un'autocisterna che trasportava acqua potabile. Poche ore prima, gli agenti venezuelani avevano rimosso i fusibili per l'allaccio elettrico, secondo quanto ha denunciato Vente Venezuela: "la sede diplomatica è senza corrente. Questa è una violazione delle convenzioni internazionali".
    L'ex deputato Omar Gonzalez, uno dei sei rifugiati, afferma che le ultime azioni del governo di Maduro contro l'ambasciata argentina sono "l'ennesima grave violazione dei diritti umani e dello status diplomatico di noi richiedenti asilo".
    I sei leader oppositori, tra cui il braccio destro di María Corina Machado nella campagna elettorale del 28 luglio scorso, Magalli Meda, sono rifugiati nell'ambasciata da marzo per evitare di essere imprigionati come accaduto a quasi tutti i più stretti collaboratori di Machado e ai leader del suo partito.
    (ANSA).
   

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