America Latina

La Pontificia Università di Rio primo ateneo privato del Brasile

Il rilancio tra investimenti per la ricerca e lotta alla povertà

Redazione Ansa

(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 05 DIC - Partnership con il settore privato per finanziare gli investimenti nella ricerca e favorire l'interscambio con il mercato del lavoro, senza dimenticare l'impegno primario nella lotta alle disuguaglianze sociali.
    Questa la ricetta di successo del rettore della Pontificia Università di Rio de Janeiro (Puc), padre Anderson Antônio Pedroso, alla guida della prestigiosa istituzione carioca, riconosciuta come migliore ateneo privato del Brasile e terzo migliore nel ranking generale del Paese sudamericano.
    Conosciuto per il suo approccio da Ceo di una grande multinazionale, in un'intervista con il quotidiano Estadão il gesuita afferma tuttavia di essere "amministratore delegato di un'università senza fini di lucro la cui funzione sociale è lottare contro la povertà". Attore di un ben avviato processo di risanamento padre Anderson afferma di avere come obiettivo principale raggiungere la sostenibilità economica "prendendo decisioni non facili, ma che sono da considerare strategiche".
    Il fulcro dell'azione del rettore è raccogliere risorse attraverso la cooperazione, come dimostra l'ultimo accordo chiuso in Cina per un valore di 95 milioni di dollari. "Abbiamo uno stile differente, puntando a investimenti nella ricerca", afferma. "Abbiamo ricerche patrocinate da multinazionali e diverse industria per 50 milioni di dollari. Non abbiamo lucro, questi investimenti garantiscono la funzionalità del nostro ecosistema". Accordi firmati con 120 partner garantiscono i fondi per portare avanti 200 progetti. Dal settore petrolifero alla sanità.
    In particolare, tra le iniziative maggiormente attrattive spicca il laboratori di bio design, sviluppato grazie alla partnership con l'impresa sanitaria Dasa per lo sviluppo di tecnologia in 3D in campo medico. Grazie allo sviluppo stampa in 3D alla Puc si riproducono modelli di organi interni in realtà aumentata che facilitano l'identificazione di patologie e aiutano i medici a preparare complesse operazioni chirurgiche.
    Le ricerche hanno trovato spazio in centinaia di pubblicazioni internazionali specializzate. "Durante la pandemia abbiamo anche stampato attrezzature come connettori di respiratori. Un progetto che ha attirato l'attenzione di Dasa".
    La Puc è anche pronta per la sfida del futuro: l'Intelligenza artificiale. Settore dove padre Anderson annuncia investimenti consistenti. "Tutti i corsi avranno progetti, vogliamo creare un ambiente tecnologico", ha detto. (ANSA).
   

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