America Latina

Dopo 8 anni, cade il veto all'estrazione mineraria a El Salvador

Nuova legge voluta dal presidente Bukele approvata in parlamento

Redazione Ansa

(ANSA) - SAN SALVADOR, 24 DIC - Il parlamento di El Salvador, controllato dalla maggioranza governativa, ha approvato nell'ultima sessione plenaria dell'anno, con 57 voti favorevoli e 3 contrari, la Legge generale sull'estrazione dei metalli, nonostante l'opposizione delle organizzazioni ambientaliste e della Chiesa cattolica. Per entrare in vigore non resta che la firma del presidente Nayib Bukele e la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
    Dal 2017, El Salvador aveva vietato l'esplorazione, l'estrazione, lo sfruttamento e la lavorazione, sia a cielo aperto che sotterraneo, sostenendo che la restrizione era necessaria per proteggere l'ambiente dall'inquinamento prodotto da questa industria.
    Per Bukele questo divieto era assurdo. Secondo lui, la nazione possiede 50 milioni di once (1.400 tonnellate) d'oro, per un valore di 131,5 milioni di dollari, e con questa ricchezza ben gestita si potrebbe generare uno sviluppo economico senza precedenti.
    La nuova legge stabilisce che lo Stato "sarà l'unico autorizzato a esplorare, sfruttare, estrarre e trasformare la ricchezza naturale del Paese, prodotto dell'estrazione dei metalli". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it