America Latina

Messico, nella guerra di Sinaloa 695 desaparecidos in 4 mesi

Per le madri che cercano i loro figli scomparsi sarebbero 800

Redazione Ansa

(ANSA) - CULIACÁN, 29 DIC - La guerra tra le due fazioni del cartello di Sinaloa, da un lato i Chapitos che fanno capo ai figli del Chapo Guzmán e dall'altro i Mayitos, che rispondono ad Ismael El Mayo Zambada, continua a mietere vittime. Oltre ai morti, già 671 quelli ufficialmente registrati da quando a settembre la guerra è deflagrata a Culiacán, la capitale dello stato di Sinaloa, si segnalano 695 persone scomparse.
    Queste le cifre ufficiali ma i desaparecidos potrebbero essere oltre 800, secondo quanto denunciato oggi dalle madri che cercano i loro figli intervistate dal quotidiano messicano Milenio.
    La miccia del conflitto in corso risale ad agosto, quando Ismael El Mayo Zambada, attraverso il suo avvocato, ha pubblicato una lettera in cui dichiarava di non essere stato arrestato dalle autorità statunitensi, ma di essere stato tradito da Joaquín Guzmán López, uno dei figli di El Chapo, e trasferito contro la sua volontà a El Paso, in Texas. Da allora la guerra tra "Los Mayitos" e "Los Chapitos" continua, non solo per il controllo di Sinaloa, ma anche degli stati messicani di Durango, Nayarit e Sonora. (ANSA).
   

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