America Latina

Colombia lancia allarme sulla criminalità al confine Venezuela

Il difensore civico che chiede maggiori controlli

Redazione Ansa

(ANSA) - BOGOTÀ, 31 DIC - Il difensore civico colombiano Irís Marín ha chiesto che la presenza dello Stato venga rafforzata nella città frontaliera di Cúcuta e nei municipi circostanti, di fronte all'ondata di violenza scatenata nella regione a confine tra Colombia e Venezuela da organizzazioni criminali e dai guerriglieri dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln) "È essenziale rafforzare la presenza istituzionale nei luoghi più colpiti dalle azioni di gruppi armati non statali e bande criminali, per garantire attenzione umanitaria alle comunità vulnerabili e promuovere strategie di prevenzione che consentano di mitigare i rischi affrontati da migliaia di persone nel nord di Santander ", ha affermato Marín in una nota.
    L'Ufficio del Difensore civico ha emesso un allarme preventivo per Cúcuta, Puerto Santander, Villa del Rosario e Los Patios, nel dipartimento di Norte de Santander e al confine con il Venezuela, vista "la grave situazione di rischio in cui versano le comunità" a causa dell'aumento nelle violenze dell'Eln, del Clan del Golfo e di bande criminali transnazionali come il venezuelano Tren de Aragua.
    "Con l'allarme vogliamo attirare l'attenzione delle istituzioni governative, poiché dimostra che questi gruppi esercitano il controllo territoriale e la violenza attraverso spostamenti forzati, minacce, omicidi selettivi, estorsioni e reclutamento di minori, influenzando direttamente la vita di migliaia di persone", ha concluso Marín. (ANSA).
   

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