America Latina

Il partito comunista venezuelano chiede la libertà per Márquez

Con González è stato il solo candidato a non riconoscere Maduro

Redazione Ansa

(ANSA) - CARACAS, 08 GEN - Il Partito Comunista del Venezuela ha chiesto il "rilascio immediato" dell'ex candidato alla presidenza Enrique Márquez, arrestato ieri da agenti della sicurezza dello Stato.
    "Chiediamo una prova di vita, il suo rilascio immediato e la cessazione della repressione governativa. Difendere la Costituzione non è un crimine", ha detto il partito comunista in un comunicato, precisando che "in Venezuela è in corso una pericolosa cospirazione da parte dei poteri costituiti - sotto il controllo totale della direzione del Partito Socialista Unito del Venezuela, il Psuv (del presidente Nicolás Maduro) - per ignorare la volontà popolare".
    Nel comunicato, il Pcv invita le "forze genuinamente democratiche e popolari" alla più ampia "unità di azione" per affrontare la "deriva autoritaria della gestione antioperaia e antipopolare di Maduro e procedere verso il recupero delle garanzie costituzionali".
    Márquez, ex vicepresidente del Consiglio elettorale venezuelano ed ex deputato, aveva chiesto in numerose occasioni dopo le presidenziali del 28 luglio scorso la pubblicazione dei verbali elettorali e si era rifiutato di firmare la sentenza della Corte suprema di Giustizia che aveva convalidato la proclamazione di Maduro come presidente.
    Il 31 dicembre scorso l'ex candidato presidenziale aveva ribadito che la "volontà di cambiamento" politica dei venezuelani è "intatta", nonostante sia il Consiglio elettorale venezuelano che la Corte suprema di Giustizia "si siano posti ai margini" della Costituzione. (ANSA).
   

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