(ANSA) - CARACAS, 08 GEN - Diverse organizzazioni di stampa,
giornalisti e comunicatori del Venezuela hanno denunciato la
scomparsa forzata del loro collega Carlos Correa, un attivista
per il diritto all'informazione e la libertà di espressione.
Correa è direttore dell'organizzazione non governativa
Espacio Público, dedicata alla promozione e difesa della libertà
di espressione ed è stato intercettato, sottomesso e arrestato
da persone non identificate nel pomeriggio di ieri e, 24 ore
dopo, ancora si ignora dove sia.
Ignoti i motivi dell'arresto, il luogo dove si trovi e le
condizioni in cui si trova Correa, il cui caso "configura il
reato di sparizione forzata di persone, che è aumentato e si è
consolidato come un modello di attacco contro giornalisti e i
difensori dei diritti umani in Venezuela", denunciano i
giornalisti venezuelani indipendenti.
Solo nel 2024 è stata documentata la detenzione di 14
reporter, 11 dei quali incarcerati dopo le presidenziali del 28
luglio scorso. Di questi ne sono stati liberati sinora solo sei.
Ieri la Commissione interamericana dei diritti umani ha
pubblicato il rapporto "Venezuela. Gravi violazioni dei diritti
umani nel contesto elettorale", nel quale ribadisce che attacchi
come quello subito da Correa corrispondono a "pratiche di
terrorismo di Stato".
Mabel Calderín, la moglie di Correa, ha avvertito cheil
marito è sottoposto a trattamenti medici complessi che, in caso
di interruzione, possono mettere in pericolo la sua vita.
(ANSA).
Venezuela: i giornalisti denunciano nuove sparizioni forzate
Il caso del collega Correa illustra l'escalation repressiva