(ANSA) - PORT AU PRINCE, 14 GEN - Più di un milione di
persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case ad
Haiti a causa dell'ondata di violenza che dallo scorso anno ha
fatto sprofondare il Paese caraibico in una crisi politica,
economica e umanitaria. Lo riferisce l'Organizzazione
internazionale per le Migrazioni (Oim) secondo cui la cifra è
triplicata da dicembre 2023.
Dei 1.041.000 profughi interni, almeno la metà sono
minorenni. La violenza dei gruppi armati, il collasso dei
servizi di base e la precaria situazione alimentare si concentra
nella capitale Port-au-Prince da dove proviene l'87% degli
haitiani in fuga. I dati dell'Oim mostrano che circa l'83% dei
profughi viene accolto in strutture più o meno organizzate con
l'aiuto di agenzie Onu e Ong, mentre il resto si divide nei
circa 108 accampamenti improvvisati censiti.
Alla tragedia dei profughi interni si aggiungono le oltre
5.000 morti violente nel 2024, gli almeno 4.000 casi di violenze
sessuali contro donne e adolescenti - compresi stupri di gruppo
- registrati lo scorso anno e l'insicurezza alimentare che
colpisce più della metà della popolazione.
Il Paese più povero del continente non ha un parlamento
funzionante né un presidente eletto dall'assassinio di Jovenel
Moise nel 2021. Le elezioni si sono svolte l'ultima volta nel
2016. Il Consiglio presidenziale di transizione (Cpt), creato lo
scorso giugno per superare lo stallo politico, ripristinare
l'ordine e garantire lo svolgimento delle elezioni entro
febbraio del 2026 non è stato finora in grado di fornire
risposte adeguate alla crisi. (ANSA).
Emergenza ad Haiti, superato un milione di profughi interni
Per l'Organizzazione delle migrazioni oltre la metà sono bambini