America Latina

Protesta dei familiari nel ranch degli orrori in Messico

Un gruppo di madri irrompe in cerca di tracce degli scomparsi

Protesta dei familiari nel ranch degli orrori in Messico

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL MESSICO, 20 MAR - Un gruppo di familiari di persone scomparse ha fatto irruzione oggi in Messico nel ranch utilizzato dai cartelli della droga di Jalisco come campo di addestramento e sterminio e scoperto di recente nella località di Teuchitlán.
    La protesta ha preso il via durante una visita organizzata dalle autorità per permettere ai familiari di visionare la struttura ed eventualmente trovare tracce o indizi sulla presenza dei parenti scomparsi ma che ha subito generato scontento per il poco tempo loro concesso e per le restrizioni imposte agli spostamenti.
    "Vengo a trovare mio figlio, non a visitare un museo", ha dichiarato una delle madri intervistata da El Universal contestando il fatto che gli erano concessi solo 20 minuti per visionare una parte della struttura e alcuni oggetti personali messi da parte e che erano "costretti a camminare in fila indiana". "Si prendono gioco del nostro dolore, è una messa in scena per non farci vedere quello che è successo realmente", ha aggiunto.
    La autorità hanno rinvenuto sul posto oltre a dei forni crematori clandestini e scatole con resti ossei calcinati, più di mille oggetti tra cui decine di documenti e centinaia di effetti personali come scarpe, pantaloni, vestiti, magliette, felpe e zaini. (ANSA).
   

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