Asia

Pakistan: attentato in moschea sciita

Almeno 13 morti e circa 50 feriti

Redazione Ansa

Almeno 19 persone sono morte in un attentato contro una moschea sciita a Peshawar, nel nord ovest del Pakistan. Tre esplosioni sono avvenute durante la preghiera del venerdi' all'interno della Imamaia Masjid nell'area di Hayatabad. Circa 50 persone sono rimaste ferite. L'attacco è stato rivendicato dai talebani del Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp).
Secondo la polizia "tre o quattro attentatori" hanno fatto irruzione nella imamabargah (come si chiamano le moschee sciite). In un primo momento "hanno lanciato delle granate e poi due kamikaze hanno cercato di farsi esplodere". Uno dei due, tuttavia, prosegue la fonte "non è riuscito a compiere la sua missione probabilmente per un problema con il giubbotto esplosivo che indossava". Dopo l'attacco c'è stato anche uno scambio a fuoco con le forze dell'ordine che proteggevano l'area.
I talebani del Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp) hanno rivendicato l'attentato. Lo ha detto il portavoce del Ttp Muhammad Khurassani in una e-mail inviata all'ANSA di Islamabad. L'azione è stata condotta, si legge, per vendicare l'impiccagione a dicembre del 'dottor Usman', ex medico militare considerato la mente di un attacco al quartiere generale dell'esercito di Rawalpindi nell'ottobre del 2009. I talebani hanno anche inviato le foto di tre kamikaze che hanno organizzato l'attacco che sarebbe stato pianificato dal comandante Khalifa Omar Mansoor, ritenuto responsabile anche del gravissimo attentato alla scuola militare di Peshawar a gennaio costato la vita a circa 130 bambini. 


   

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