Asia

India: Gange inquinato da ceneri e corpi

Lo denuncia un avvocato a Tribunale verde

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW DELHI, 27 GEN - Ogni anno decine di tonnellate di ceneri delle cremazioni e di resti umani sono gettati nel Gange con il risultato di aggravare l'inquinamento del fiume sacro per milioni di induisti. Lo ha denunciato un avvocato oggi in una memoria presentata al Tribunale verde nazionale, un organismo giudiziario che si occupa di punire reati ambientali.
    Il legale, Gaurav Kumar Bansal, cita l'esempio di Benares, la città dei morti, dove nei due 'ghat' delle cremazioni Harishchandra e Manikarnika, "sono bruciati circa 32 mila corpi all'anno con l'uso di 10 mila tonnellate di legna" per le pire funebri. La cremazioni "producono circa 300 tonnellate di ceneri che sono buttate nel fiume e che contengono 77 tonnellate di nitrogeno, 48 di fosforo e 6 di potassio". A questo si aggiungono circa 200 tonnellate di resti umani che non si dissolvono con il fuoco e i cadaveri di alcune categorie di persone, tra cui i neonati e le donne incinte.
   

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