Dopo un'offensiva durata quattro settimane, le forze governative irachene sono riuscite a penetrare oggi nel centro di Falluja, strappando il controllo dei principali uffici governativi all'Isis, che occupava la città da due anni e mezzo. Il premier iracheno, Haider al-Abadi, in serata ha cantato vittoria in un tweet, affermando che la città "è tornata nelle braccia della nazione", che le sacche di resistenza dei jihadisti "devono essere bonificate in qualche ora" e che la prossima battaglia sarà per riprendere Mosul.
E perché si temono nuove violenze di rappresaglia delle forze sciite sulla popolazione sunnita. Il comandante della polizia federale, generale Raed Shaker Jawdat, ha detto che truppe d'elite della stessa polizia e dell'esercito si sono impossessate del complesso dove sorgono la sede del governatore e il municipio, issandovi la bandiera irachena. "La liberazione del complesso governativo simboleggia la restaurazione dell'autorità dello Stato ", ha detto Jawdat. Da parte sua, il comandante delle operazioni congiunte, generale Abdul Wahab al Saedy, ha detto che le forze lealiste hanno ripreso il controllo anche della vicina area di Nazzal, sempre nel centro della città, dove si ritiene che fossero situati depositi di armi e centri di comando dell'Isis. Secondo Al Saedy, i miliziani del 'Califfato' hanno opposto una resistenza "debole", mentre "la maggior parte" dei civili aveva abbandonato l'area. Le truppe governative sono state sostenute da raid della Coalizione internazionale a guida Usa.
Truppe Iraq entrano a Falluja, strappano centro all'Isis
Premier Abadi canta vittoria, sacche 'resistenza sconfitte a ore'