Le persone accusate di aver compiuto il fallito golpe in Turchia saranno giudicate da tribunali civili in un maxi-processo nella capitale Ankara. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag: "Non servono tribunali speciali. Servirà un grande spazio per gli accusati, gli avvocati, gli osservatori e le famiglie. Il processo si svolgerà nel distretto di Sincan ad Ankara".
Il numero degli arrestati per il fallito golpe - ha reso noto il ministro dell'Interno, Efkan Ala, è salito a 10.607. Per 4.496 sospetti l'arresto è già stato convalidato. Intanto Ankara ha cancellato i passaporti di 10.856 persone e ha varato la prima misura dello stato di emergenza: la durata massima del fermo di polizia senza bisogno di convalida del giudice verrà prolungata a 7-8 giorni, dai 2 attuali.
Se ce ne sarà bisogno, non ci sono ostacoli a un'estensione oltre i 3 mesi attualmente previsti dello stato d'emergenza, proclamato dopo il fallito golpe in Turchia. Lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan.
Ieri, nel giorno della ratifica in Parlamento, il vicepremier di Ankara aveva detto che il governo spera di essere in condizione di revocarlo già dopo "40-45 giorni". Sono diventate più di 65 mila le epurazioni decise dalle autorità dopo il fallito golpe in Turchia. Nelle ultime ore, tra gli altri, 529 dipendenti sono stati sospesi dal ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni, 197 da quello delle Risorse idriche e forestali, 300 dalla tv di Stato Trt e 29 dall'ente che regola le telecomunicazioni (Rtuk).
Il governo tedesco ritiene "improbabile l'apertura di nuovi capitoli" nelle trattative Ue-Turchia per l'adesione di Ankara. Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, nella conferenza di governo oggi a Berlino. Seibert non ha invece risposto a una domanda su una possibile rottura delle trattative: "Questa non è una decisione tedesca", ha detto.
Dopo aver annunciato lo stato di emergenza per 3 mesi, "la Turchia sospenderà la Convenzione europea sui diritti umani, come ha fatto al Francia". Lo ha annunciato il vicepremier e portavoce del governo di Ankara, Numan Kurtulmus, aggiungendo che comunque l'esecutivo spera di poter revocare lo stato di emergenza già dopo "40-45 giorni".
"Rivedremo la struttura organizzativa dell'intelligence e le relazioni tra potere civile e militare", ha aggiunto Kurtulmus, citato dalla Cnn Turk, spiegando che attualmente "ci sono debolezze sia a livello individuale che organizzativo nella struttura dello Stato".
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