Asia

India: protesta contadini, Corte Suprema propone mediazione

'Governo sbaglia atteggiamento, ci offriamo come gruppo neutro'

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW DELHI, 16 DIC - La Corte Suprema indiana, in un incontro con il Vice Procuratore Generale dello stato Tishar Metha, ha proposto al governo di costituire un gruppo di mediazione "neutro" con rappresentanti delle organizzazione contadine di tutto il paese ed esponenti del governo, dopo il fallimento dei colloqui dei giorni scorso a Delhi.
    I media riferiscono che lo stesso Presidente della Corte S. A.
    Bobde, che era affiancato dai giudici A.S. Bopanna e V.
    Ramasubramanian ha detto a Metha: "I vostri negoziati non hanno ottenuto nulla sinora. La protesta tocca tutti e diventerà presto un problema per tutta la nazione".
    Secondo Metha, "Il governo è pronto a discutere, ma i contadini hanno girato le spalle a tutte le offerte chiedendo l'abolizione delle leggi e nient'altro". Ma il presidente della Corte ha ribadito: "I contadini pensano che le leggi siano contrarie ai loro interessi. L'atteggiamento del governo non porta a nulla. Se volete ottenere qualcosa, dovete incontrare gli agricoltori assieme a noi, che faremo da mediatori". Con la loro protesta, che si protrae da 21 giorni ed già stata definita la più grande manifestazione nella storia dell'India indipendente, i contadini chiedono di cancellare le tre nuove leggi sul settore agrario approvate a settembre, senza nessuna consultazione preventiva da parte del governo. La riforma, di stampo liberista, abolisce i "Mandi", i mercati all'ingrosso gestiti dagli stati, in cui i contadini vendevano i loro prodotti, con un prezzo minimo garantito, e apre al mercato libero. Il timore degli agricoltori, che in stragrande maggioranza lavorano su terreni di piccolissime dimensioni, è di finire strangolati dalle corporation dell'agroalimentare, nei confronti delle quali non avranno alcuna forza contrattuale.
    (ANSA).
   

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