Asia

Vaccini: Corte Suprema India, è arbitrario farli pagare

Numerosi stati non hanno concesso gratuità, dosi fino a 20 euro.

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW DELHI, 03 GIU - La Corte Suprema indiana è intervenuta questa mattina duramente sui vaccini a pagamento: i giudici della più alta istituzione indiana hanno affermato che la scelta del governo di far pagare il vaccino ai cittadini tra i 18-44 anni è "arbitraria e irrazionale". Solo alcuni degli stati indiani, infatti, hanno deciso di rendere gratuita la dose per i maggiorenni fino ai 45 anni, mentre in molti altri il vaccino è a pagamento.
    I partiti di opposizione, primo tra tutti il Partito del Congresso hanno ripetutamente criticato il governo per la non gratuità delle dosi in molti stati del paese e in generale per gestione della campagna vaccinale, e la scarsità di dosi per le amministrazioni pubbliche. Anche stati come Delhi o il Maharasthtra, che hanno inaugurato giganteschi hub per effettuare la vaccinazione gratuita hanno dovuto infatti fermarsi per la mancanza di dosi.
    Le dosi tuttavia non scarseggiano nelle istituzioni private.
    Nella capitale, mentre il centro dell'amministrazione, inaugurato allo stadio Chhatrasal è chiuso da almeno dieci giorni per la non disponibilità dei vaccini, vari ospedali privati possono offrire le dosi a pagamento. Il Covishield, il vaccino dell'Astra Zeneca costa dalle 1.100 rupie, 12,30 euro a dose, alle 1.800, pari a 20 euro chieste, a partire da oggi, nel Moolchand Hospital.
    Riferendosi alla mancanza di dosi, la Corte Suprema ha prescritto al governo centrale di rivedere la politica della campagna vaccinale e di rendere pubblica "una roadmap attendibile della disponibilità dei vaccini da oggi al 31 dicembre", data entro la quale il governo sostiene di voler vaccinare l'intera popolazione indiana. (ANSA).
   

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