(ANSA) - PARIGI, 05 OTT - La pesca con la dinamite e
l'inquinamento, ma soprattutto il riscaldamento globale, hanno
distrutto il 14% delle barriere coralline a livello mondiale dal
2009 al 2018: è quanto emerge dal più grande studio mai
realizzato sulla salute dei coralli.
I più colpiti sono stati i coralli dell'Asia meridionale e
del Pacifico, quelli intorno alla penisola arabica e al largo
delle coste australiane, secondo quanto riferito da oltre 300
scienziati del Global Coral Reef Monitoring Network.
Gli oceani assorbono oltre il 90% del calore in eccesso
causato dalle emissioni di gas serra, proteggendo le superfici
terrestri ma allo stesso tempo alzando la temperatura delle
acque e spingendo così molte specie di coralli oltre i loro
limiti di tolleranza. Un singolo cosiddetto evento di
'sbiancamento' nel 1998 causato dal riscaldamento delle acque ha
spazzato via l'8% di tutti i coralli. Le barriere coralline
coprono solo una piccola parte del fondo oceanico, lo 0,2%, ma
ospitano almeno un quarto di tutti gli animali e le piante
marine. (ANSA).
Il riscaldamento globale ha distrutto il 14% dei coralli
A livello mondiale tra il 2009 e il 2018