(ANSA) - ROMA, 29 SET - Un rapporto di Amnesty International
afferma che gli algoritmi di Facebook, la piattaforma di cui è
proprietaria l'azienda Meta, hanno contribuito ai crimini
perpetrati nel 2017 dalle forze armate di Myanmar contro la già
perseguitata minoranza dei rohingya, prevalentemente musulmana.
Il rapporto s'intitola "Atrocità social: Meta e il diritto dei
rohingya a una riparazione" ed è basato in parte sui "Facebook
Paper", una serie di documenti interni resi pubblici dalla
whistleblower francese Frances Haugen.
In un post condiviso oltre 1000 volte, scrive Amnesty in una
nota, un difensore dei diritti umani dei rohingya era stato
descritto come "traditore della nazione". In uno dei commenti,
si leggeva: "I musulmani sono cani che devono essere uccisi". Lo
stesso capo delle forze armate dell'epoca, il generale Min Aung
Hlaing, oggi a capo della giunta golpista, aveva scritto in un
post: "Dichiariamo apertamente che nel nostro paese non c'è
alcuna razza rohingya". (ANSA).
Birmania: Amnesty, Facebook risarcisca i rohingya
'Algoritmi del social network hanno contribuito a violenze'