Un padiglione che racconta gli splendori del passato italiano, la sua arte e le sue capacità artigianali, ma proiettato verso il futuro, l'innovazione e la sostenibilità, promuovendo aziende e prodotti italiani, ma anche avvicinando l'Italia al Giappone e a tutta l'Asia: è quello che l'Italia costruirà per l'Expo di Osaka 2025, presentato dal commissario generale per il padiglione Italia, Mario Vattani, nell'ambito del Festival della Diplomazia.
Vattani è stato preceduto dalla presentazione dell'ambasciatore del Giappone in Italia, Suzuki Satoshi, che ha illustrato la struttura caratterizzata da un 'anello' in legno che circonderà la vasta area dei padiglioni nazionali, al centro della quale sorgerà un bosco artificiale.
Mostrando il rendering del padiglione Italia, progettato da Mario Cucinella, Vattani ha sottolineato come l'ingresso sia una citazione della 'Città ideale', uno dei quadri-simbolo del Rinascimento, ma come poi il padiglione si sviluppi su vari livelli: "Nella Città ideale non ci sono persone né verde; noi invece, ad esempio, mettiamo un giardino accanto al ristorante sulla terrazza che potrà essere ammirata da chi passeggia sull'anello". Il commissario ha ribadito i legami storici tra Roma e Tokyo, e come il Giappone sia cruciale per spostare il nostro sguardo verso l'Asia: "E' la regione del mondo che guarda di più al futuro, pianifica, la più ambiziosa. Vogliamo che i giovani e le aziende italiane entrino in contatto con l'Asia e il futuro".
Per la prima volta, all'interno del Padiglione Italia ci sarà uno spazio per la Santa Sede, ha aggiunto Vattani, e l'intera struttura sarà modulare, accogliendo eventi, incontri e presentazioni,dall'arte alla gastronomia, dall'artigianato all'agricoltura: "Per noi l'arte non è solo pittura, scultura o musica, ma anche artigianato, il saper fare. E il nostro slogan sarà L'arte rigenera la vita".
Osaka 2025, per l'Italia una 'città ideale' che guarda al futuro
Vattani: 'Padiglione italiano ponte verso il Giappone e l'Asia'