Asia

In Giappone un terzo dei single non ha mai avuto una relazione

Considerano appuntamenti romantici una perdita di tempo e denaro

Redazione Ansa

(ANSA) - TOKYO, 07 GEN - Oltre un terzo degli uomini e donne adulti non sposati dai 20 ai 40 anni in Giappone non è mai stato in una relazione, e uno su quattro non ha alcuna intenzione di sposarsi. È quanto si evince da un sondaggio della Recruit Holding, focalizzato sulle opinioni delle persone più giovani riguardo al matrimonio.
    La percentuale di single che non hanno mai avuto una relazione romantica, pari al 34,1%, si assesta sui massimi storici dall'avvio delle statistiche, nel 2017. La proporzione del 25,6% per le persone che invece non sono interessate ad andare all'altare si avvicina ai risultati dell'anno scorso, ma è aumentata notevolmente dal 2021, quando si attestava al 21,1%.
    Il sondaggio che ha coinvolto 1.200 adulti single mai sposati, è stato condotto a settembre e appena pubblicato. Secondo gli interpellati nella fascia di età tra i 20 e i 30 anni, il 19,4% delle donne e il 23,7% degli uomini ha dichiarato che avere una relazione romantica è una perdita di tempo e denaro. La percentuale era più bassa tra i maschi più anziani, ma era notevolmente più alta tra le partecipanti femminili dai 30 anni in su, al 23,6%, con un forte aumento dal 14,6% dell'indagine precedente realizzata nel 2021.
    Tra gli uomini di tutte le fasce d'età che non intendono sposarsi, la principale ragione, indicata dal 42,5%, era la pressione finanziaria della vita coniugale. Per quanto riguarda le donne, il 40,5% ha dichiarato di non voler compromettere la propria libertà e indipendenza. Sebbene il 46,1% del campione preso in esame abbia dichiarato di voler eventualmente sposarsi, il numero è in diminuzione, dal 55,4% nel 2017 e dal 52,6% nel 2021. Da diversi anni nel Paese del Sol Levante è in atto un cambiamento demografico senza precedenti, con le nascite nel 2022 per la prima volta sotto quota 800 mila. L'esecutivo guidato dal premier conservatore Fumio Kishida ha provato senza successo a concentrare l'attenzione sulla bassa natalità raddoppiando la spesa per i programmi legati all'infanzia e gli incentivi alle giovani coppie. (ANSA).
   

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