Orrore e shock a Istanbul. Un uomo è stato colpito a morte da sconosciuti, poi fuggiti, al termine della messa domenicale nella chiesa cattolica della Natività di Maria nel sobborgo di Büyükdere, davanti ad una quarantina di fedeli atterriti. L'assassinio nella chiesa sulle sponde del Bosforo ha scatenato una vera e propria caccia all'uomo, mentre si indaga a tutto campo alla ricerca di un movente preciso in mancanza di rivendicazioni, non escludendo nessuna pista. Immediate le condanne e lo sdegno per l'attacco armato delle autorità turche, italiane ed europee.
La polizia turca ha arrestato due persone nell'ambito delle ricerche dei colpevoli. Lo scrive l'agenzia Anadolu, citando il ministero dell'Interno. Si tratta di un cittadino del Tagikistan e di un russo. Si ritiene siano affiliati all'Isis. Il ministero ha detto che le forze di sicurezza turche hanno compiuto 30 raid arrestando in tutto 47 persone sospettate di coinvolgimento nell'attacco.
Papa Francesco, nel corso dell'Angelus, ha espresso la sua "vicinanza" alla comunità della chiesa. Giorgia Meloni ha annunciato che "il governo italiano, tramite la Farnesina, sta seguendo gli aggiornamenti su quanto accaduto" e ha espresso "profondo cordoglio e la più ferma condanna per l'ignobile atto". A fornire una prima ricostruzione degli eventi è stato il ministro dell'Interno turco Ali Yerlikaya su X. Erano da poco passate le 11.40, le 9.40 in Italia, e la messa era quasi finita quando due uomini mascherati hanno fatto irruzione nella chiesa armati di pistola e hanno iniziato a sparare in aria. Ma la reazione inaspettata di un uomo ha portato in pochi secondi al dramma. L'uomo si è alzato in piedi e ha urlato contro i due aggressori che a quel punto gli hanno puntato il grilletto e lo hanno colpito a morte. Identificata con le iniziali C.T, la vittima è un senzatetto che trovava spesso rifugio nella chiesa.
Monsignor Massimiliano Palinuro, vicario apostolico di Istanbul, ha riferito a Vatican News che l'uomo - secondo le testimonianze dei fedeli in chiesa - "aveva anche qualche problema di salute mentale", ma "ha avuto il coraggio di protestare contro" i due assassini. "Probabilmente in risposta a questo atto i due hanno risposto uccidendolo, ha aggiunto. "Le motivazioni concretamente non si conoscono" e "debbono essere ancora verificate, ma - a detta del Monsignore - gli elementi che finora sembrano emergere lasciano ipotizzare un attacco di matrice religiosa, una motivazione di intolleranza religiosa". "La nostra comunità è letteralmente sconvolta", ha denunciato il vescovo, chiedendo chiarezza, ricerca della verità e giustizia per la persona che ha perso la vita. Ma anche "maggiore sicurezza" per garantire l'incolumità dei fedeli delle comunità cristiane.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha parlato al telefono con funzionari locali e con il sacerdote della chiesa italiana, ha promesso "misure necessarie per catturare i colpevoli il prima possibile", mentre funzionari turchi non hanno escluso che l'attacco sembrerebbe mirato proprio contro una persona piuttosto che contro la chiesa cattolica. "Coloro che minacciano la pace e la sicurezza dei nostri cittadini non raggiungeranno mai i loro obiettivi", ha assicurato da parte sua il popolare sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, precisando che "non sarà mai permesso a coloro che mirano alla nostra unità e alla nostra pace di attaccare i luoghi di culto nella nostra città". Fonti vicine alla comunità cristiana locale, ipotizzano, tra le varie e possibili motivazioni anche quella legata agli ultranazionalisti. "Abbiamo attirato troppo l''attenzione di qualcuno o forse c'è chi non ci vuole là, in quella zona. C'è in quel quartiere qualcosa di strano nell'aria che non si capisce, un clima ostile che noi crediamo abbia a che fare con la presenza di molti ultranazionalisti della zona di Trebisonda, quella dove è stato ucciso don Andrea Santoro". Attacchi pianificati a chiese e sinagoghe non sono nuovi nella metropoli turca. Nel dicembre dello scorso anno, le forze di sicurezza turche hanno arrestato 32 sospetti per presunti legami con i cosiddetti jihadisti dello Stato islamico che stavano preparando assalti contro luoghi di culto oltre che all'ambasciata irachena.
Tajani: 'ferma condanna per l'attacco in chiesa a Istanbul'"Esprimo cordoglio e ferma condanna per il vile attacco nella chiesa di Santa Maria a Istanbul. La Farnesina segue la situazione con l'Ambasciata ad Ankara e il consolato a Istanbul, sono certo che le aurtorità turche arresteranno i responsabili". Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
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