(ANSA) - ISLAMABAD, 08 MAR - Centinaia di donne hanno
manifestato oggi in Pakistan per la Giornata internazionale
della donna, una mobilitazione generalmente criticata in questo
Paese dai gruppi religiosi conservatori che accusano il Paese di
importare i valori occidentali.
Le donne si sono riunite nelle principali città del Paese per
le marce dell'8 marzo, chiamate "Aurat" (donna), intese a
evidenziare questioni come le molestie in strada, il lavoro
forzato e la mancanza di posizioni femminili in Parlamento.
"Siamo di fronte a tutti i tipi di violenza: fisica, sessuale,
culturale, dove le donne vengono scambiate per risolvere
controversie, matrimoni precoci, stupri, molestie sul lavoro",
ha detto Farzana Bari, l'organizzatrice dell'evento principale a
Islamabad, dove centinaia di donne si sono riunite per ballare,
cantare e ascoltare discorsi. "Le persone in Pakistan non
vengono punite, esiste una cultura dell'impunità", ha aggiunto.
Secondo le Nazioni Unite, in Pakistan, un Paese molto
conservatore e patriarcale, solo il 21% delle donne lavora e
meno del 20% delle ragazze nelle zone rurali è iscritto alla
scuola secondaria. Nelle ultime elezioni legislative di febbraio
sono state elette solo 12 donne. La maggior parte delle donne
che diventano parlamentari lo devono al fatto che la
Costituzione riserva loro 60 seggi - non soggetti a suffragio
diretto - sui 336 dell'Assemblea nazionale. Gran parte della
società pakistana opera secondo un rigido codice di "onore", con
le donne obbligate verso i loro parenti maschi nelle scelte
riguardanti l'istruzione, l'occupazione e chi possono sposare. E
ogni anno in Pakistan centinaia di donne vengono uccise da
uomini per aver presumibilmente violato questo codice. (ANSA).
8 marzo: centinaia di donne in piazza in Pakistan
Per chiedere più diritti e rispetto