(ANSA) - TOKYO, 01 MAG - Aumentano a livelli record le case
sfitte in Giappone, fino a sfiorare il 15% di tutte le
abitazioni del Paese, a fronte del progressivo invecchiamento
della popolazione. Secondo l'indagine governativa realizzata su
base quinquennale, nel 2023 erano circa 9 milioni le case
disabitate, con un incremento di 510 mila unità rispetto al
2018.
Le ragioni di un numero così elevato di proprietà incustodite
sono da attribuire ai cambiamenti demografici in atto nel Paese
del Sol Levante, rileva la ricerca, con il probabile decesso
dell'inquilino o l'eventuale trasferimento in case di riposo, e
in alternativa la scelta degli eredi di vivere in località più
accessibili. Il dato è anche una conseguenza dell'operato delle
amministrazioni locali, fa notare la stampa locale, e la
priorità nell'adozione di nuove misure per la demolizione o il
riutilizzo delle unità abitative abbandonate, per evitare danni
strutturali agli edifici e il conseguente deterioramento della
sicurezza pubblica nelle diverse aree geografiche
dell'arcipelago.
Gran parte delle criticità, evidenzia il rapporto, è da
imputare alle difficoltà nel processi di identificazione dei
proprietari in un contesto che vede l'aumento dei nuclei
abitativi composti da una sola persona, malgrado il
restringimento della popolazione. Il numero delle case sfitte
era di 1,72 milioni nel 1973, quando sono stati resi noti i
primi dati comparabili, pari al 5,5% del totale delle
abitazioni. La cifra è salita a 4,48 milioni nel 1993, ed è
raddoppiata negli ultimi 30 anni, secondo il rapporto del
ministero. (ANSA).
Nove milioni di case abbandonate in Giappone, è record
A causa dell'invecchiamento della popolazione, sempre più single