(ANSA) - TOKYO, 14 AGO - L'operatore della centrale nucleare
di Fukushima punta a iniziare i lavori di recupero dei detriti
che contengono il combustibile nucleare fuso, in uno dei tre
reattori colpiti dalla fusione, già da questo mese. La rimozione
dei detriti radioattivi è considerata uno dei compiti più
impegnativi per lo smantellamento dell'impianto, i cui reattori
sono stati gravemente danneggiati dalla perdita delle funzioni
di raffreddamento causata dal terremoto e il successivo tsunami
nella catastrofe del marzo del 2011.
La Tokyo Electric Power (Tepco) inizialmente intende
recuperare solo pochi grammi di detriti dall'unità numero 2,
mentre rimane poco chiara la tabella di marcia per la rimozione
di circa 880 tonnellate di detriti dalle unità 1 e 3. Secondo la
Tepco l'operazione, che si prevede richiederà circa due
settimane per essere completata, comporterà l'inserimento di un
tubo estensibile telecomandato nel capsula di contenimento del
reattore per provare a recuperare i campioni. Dopo aver misurato
i livelli di radiazioni e altri parametri all'interno della
scatola, i detriti saranno trasferiti in un container e
trasportati, per essere analizzati, nella vicina prefettura di
Ibaraki.
L'operatore aveva inizialmente previsto di avviare il
recupero dei detriti dall'unità numero 2 nel 2021, ma aveva
posticipato l'operazione all'anno successivo a causa della
pandemia da Covid e la necessità di migliorare le funzionalità
del braccio robotico. L'azienda ha poi dichiarato di voler
effettuare il processo nella seconda metà dell'anno fiscale
2023, ma ha rinunciato al piano a causa di difficoltà tecniche.
Secondo le stime governative i lavori di smantellamento
dell'impianto dovrebbero proseguire fino a una data compresa tra
il 2041 e il 2051. (ANSA).
Fukushima: avvio recupero dei detriti di combustibile nucleare
L'operazione era stata posticipata nell 2021 a causa del Covid