Europa

Elisabetta II in visita a Roma. Prima al Colle, poi dal Papa

Dal Papa colloquio di circa 20 minuti. Atmosfera cordiale e distesa, l'incontro in una piccola sala

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Redazione Ansa

La Regina Elisabetta e il Duca di Edimburgo hanno lasciato Roma dopo una visita lampo di circa quattro ore durante la quale la sovrana ha incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Papa Francesco. L'aereo privato dei reali britannici è decollato dall'aeroporto di Ciampino poco dopo le 16.30.

La permanenza Oltretevere per l'incontro privato della regina Elisabetta e del principe consorte Filippo di Edimburgo con papa Francesco è durata circa 40 minuti.

Il colloquio privato tra la Regina Elisabetta e papa Francesco, alla presenza di un interprete del personale vaticano, è durato all'incirca 20 minuti. Il colloquio si è tenuto nello studio presso l'Aula Paolo VI, una stanza di piccole dimensioni. Al suo arrivo in Vaticano, la regina si è immediatamente scusata con il Pontefice per il ritardo di 23 minuti: "Ci dispiace per l'attesa, stavamo avendo un piacevole pranzo con il presidente Napolitano". L'atmosfera dell'incontro è stata descritta dai presenti molto "cordiale", "distesa", quasi familiare, con il Papa e la Regina entrambi "sorridenti".

Scambi di sorrisi, conversazione in inglese e atmosfera 'amichevole' durante i primi momenti al Quirinale tra la regina Elisabetta II e Giorgio Napolitano, secondo quanto hanno riferito i giornalisti presenti. Il presidente e la sovrana, accompagnati dai rispettivi consorti, sono stati prima nella Sala del Bronzino e poi si sono spostati in quella degli Arazzi.

L'aereo privato, un Embraer 135, su cui hanno viaggiato la sovrana britannica e il consorte, il principe Filippo, duca di Edimburgo, è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino alle 12.30.

La regina ha indossato un cappotto color glicine con un cappello intonato ornato di fiori. Ad accoglierla l'ambasciatore britannico Christopher Prentice.

A Ciampino Elisabetta II è scesa da sola, appoggiandosi al corrimano delle scaletta dell'aereo Embraer, seguita dal principe consorte Filippo, Duca di Edimburgo. Sotto l'aereo la sovrana è stata accolta da parte italiana dal Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica, ambasciatore Stefano Ronca, dall'Arcivescovo Francesco Canalini, in rappresentanza della Santa Sede, e dalla moglie dell'ambasciatore Prentice, Signora Nina. Dopo aver ricevuto un bouquet di fiori dalle mani di una bambina, figlia di un rappresentante dell'ambasciata britannica, la Regina, sorridente, e il principe consorte, sono passati davanti ad un picchetto d'onore dell'Aeronautica Militare e sono quindi entrati nella Sala di rappresentanza del 31 Stormo. Con una Lancia Thesis blu scura, la coppia reale ha quindi lasciato alle 12.45 lo scalo romano.

La regina Elisabetta e Filippo sono stati quindi accolti nel cortile d'onore del Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dalla moglie Clio. Alla regina sono stati presentati gli onori militari e poi sono stati suonati gli inni nazionali di Gran Bretagna e Italia. La bandiera britannica, l'Union Jack, è stata issata sul torrino del Quirinale.

Sul soprabito glicine è appuntata una grande spilla di zaffiri con rifiniture in oro e circondata da diamanti, che fu acquistata dalla Regina Mary, la nonna di Elisabetta, nel 1934 e donata a Elisabetta nel 1953. Il vestito indossato dalla sovrana, completato da un cappellino di un color lilla più intenso con applicazioni floreali, è dello stilista inglese Stewart Parvin.

 

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