Il ministero dell'Interno ucraino denuncia che tre carri armati hanno varcato il confine dalla Russia. Lo riferisce la Bbc. I ribelli offrono una versione opposta: secondo i responsabili dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, è una colonna di carri armati di Kiev che è stata fermata a colpi di rpg e mortai mentre tentava di sfondare la linea del fronte.
A Snizhne, al confine tra la Russia e le regioni di Lugansk e Donetsk, sarebbero invece in corso combattimenti: è la stessa zona dove le truppe di Kiev affermano di aver intercettato tre tank russi.
Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha denunciato la mancanza di "qualunque progresso" negli sforzi promessi dal governo di Kiev per mettere fine ai combattimenti nell'est dell'Ucraina. Mosca, al momento, non valuta il ricorso a una forza di pace dei peacekeeper russi, poiché "la situazione al momento non li richiede", ha detto Lavrov.
Il ministro russo ha poi chiesto una inchiesta "urgente" sul presunto uso di bombe incendiarie, al fosforo secondo quanto denunciato dai ribelli, e altre armi proibite da parte delle truppe di Kiev aggiungendo che le notizie in tal senso "suscitano particolare inquietudine".
Le autoproclamate repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk "devono costituire un Parlamento e un governo comune": ha detto invece Oleg Tsarev, l'ex candidato filorusso alle presidenziali ucraine, citato dai media locali. Secondo alcuni osservatori, Tsarev, picchiato e minacciato di morte nelle scorse settimane dai filo-Kiev, punta a divenire il leader delle due repubbliche ribelli, già formalmente unite nello Stato autonomo denominato "Nuova Russia".
Da aprile, il bilancio dei combattimenti tra le truppe di Kiev e i separatisti filorussi nell'Ucraina orientale e' di almeno 270 morti e 713 feriti. Lo fa sapere il ministero della Salute di Kiev in una nota precisando che nella regione di Donetsk sono state uccise 225 persone e 576 hanno avuto bisogno di assistenza medica, mentre nella regione di Lugansk i morti sono finora stati 45 e i feriti 137.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha avuto una conversazione telefonica con il leader del Cremlino Vladimir Putin, per illustrargli il suo piano per risolvere la crisi a est e nel sud dell'Ucraina.
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