Un tendone nasconde la scena della sparatoria, uomini mascherati delle forze speciali antiterrorismo impediscono di avvicinarsi, in lontananza si vedono le luci della Scientifica che illuminano la casa dove si erano nascosti gli jihadisti. Le scene già viste la settimana scorsa a Parigi si ripropongono a Verviers, normalmente una tranquilla cittadina a pochi chilometri da Liegi verso il confine con la Germania. Qui, in una stradina anonima dove case che necessitano di manutenzione si alternano ad altre con aspetto migliore, alle 17,45 si è scatenato l'inferno.
"Improvvisamente - raccontano i testimoni che abitano nella zona - abbiamo cominciato a sentire colpi di armi automatiche ed esplosioni. Tutto è durato una manciata di minuti. Poi è tornato il silenzio rotto dalle sirene delle ambulanze e dei pompieri intervenuti sul luogo del conflitto a fuoco dove due sospetti jihadisti sono rimasti a terra ed un altro è stato leggermente ferito e subito trasportato in un luogo sicuro, secondo quanto riferiscono gli inquirenti a Bruxelles. I sospetti si erano nascosti in un'abitazione anonima, vicino a una panetteria, un ristorante etnico e un'autoscuola. Quando gli agenti hanno bussato alla porta sono stati investiti da una scarica di proiettili sparati da armi automatiche. Ma gli uomini delle forze Speciali Antiterrorismo belghe sono riusciti a reagire prontamente "neutralizzando" i sospetti. "Abbiamo avuto molta paura", racconta un'anziana signora che fa capolino da uno dei portoni dei palazzi della zona. Che poi si scusa infreddolita e si allontana: "devo andare a rispondere al telefono che sta suonando in continuazione, i miei parenti di Bruxelles vogliono sapere come sto". Sulla scena c'è anche il sindaco di Verviers.
Appare preoccupato ma anche sollevato. "Non mi stancherò mai di ringraziare le forze dell'ordine per la tempestività e l'efficacia del loro intervento. Nessun civile è rimasto ferito". Ed anche tra le forze dell'ordine non è stata registrata nessuna vittima. "La cellula scoperta qui - dice ancora il sindaco - stava probabilmente preparando un attentato ma non necessariamente in questa città. Quanto avvenuto oggi, se da un lato ci ha sorpreso, dall'altro ci rassicura perché dimostra che la polizia sta facendo un ottimo lavoro. Un'azione del genere non si improvvisa". Dopo più di quattro ore dalla sparatoria gli uomini della Scientifica stanno ancora ispezionando il covo dei terroristi. Rue de la Collin è inaccessibile alla stampa che bivacca oltre i bandoni della polizia sotto una pioggerella tipica belga. La paura per il momento è passata e la popolazione di questa città, dove la presenza islamica è abbastanza radicata, domani riprenderà la normale attività. Sperando che quanto accaduto oggi resti un episodio isolato e non una ferita aperta destinata ad alimentare nuove tensioni e paure.
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