Ha dormito poche ore e al risveglio è apparentemente un'altra Nizza quella che si trova davanti agli occhi. "C'è il solito traffico non eccessivo, ci sono persone vestite da mare ma c'è mestizia e preoccupazione nei volti". Così Giampiero Spirito, giornalista di Tv2000, racconta la città a poche ore dall'attentato che ha lasciato più di 80 morti lungo la promenade des Anglais. Era lì in vacanza, e anche lui ha visto lo spettacolo dei fuochi pirotecnici per la festa del 14 luglio: "Ero a 100 metri da dove è successo tutto, non ho visto il camion ma tantissima gente che scappava. Molti hanno invaso la gelateria dove ero andato dopo i fuochi per ripararsi". Tante urla e sirene dappertutto ma pochi sapevano dire cosa era successo esattamente, continua.
"Ora sono a 700-800 metri dall'attentato - continua Spirito - e vedo gente che attraversa la strada, guida la macchina, prende il tram. Non ci sono forze dell'ordine, non so se perché siamo lontani dalla Promenade. Di certo è una situazione diversa da quella di stanotte". Nella notte, nonostante i divieti, è uscito dall'albergo per tornare in centro. "La situazione era spettrale, qualcuno era in giro ma c'era molta tensione della polizia, forse anche giusta - aggiunge - C'erano tanti militari in assetto, con il mitra in mano e il casco e non ascoltavano nessuno. Anche i clienti degli alberghi dovevano farsi identificare a distanza, mostrare la chiave o qualsiasi altra cosa. Verso le 3 sono cessate anche le sirene".
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