"La crisi dei rifugiati è importante perché è il motivo per cui la Ue si divide" e la Ue "non deve lasciare sole l'Italia, la Grecia o Malta" ovvero "i paesi in prima linea che la Ue deve assistere". Lo dice il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker alla plenaria del Cese, aggiungendo: "ammiro l'Italia, fa meglio della Grecia perché ogni giorno salva migliaia di vite" e "le navi di tutta Europa portano tutti in Sicilia e lasciano all'Italia il compito di nutrirli e ospitarli".
Juncker ha inoltre sottolineato che la solidarietà nella ripartizione dei rifugiati tra i diversi Paesi ci "deve essere". "Alcuni paesi lo fanno, altri dicono di no perché sono cattolici e non vogliono musulmani. Questo è inaccettabile" perché non si tratta di musulmani ma di esseri umani, ha detto aggiungendo che comunque se quei paesi "non possono fare la ripartizione, allora devono partecipare di più al rafforzamento della protezione delle frontiere esterne che va fatta entro fine ottobre".
Il presidente della Commissione Ue non ha voluto parlare del Discorso sullo Stato dell'Unione, perché, ha spiegato, "l'Unione va molto male. Un anno fa dicevo che non c'era abbastanza Unione e dopo un anno non posso che ripeterlo. Le rotture e le fessure sono numerose e sono pericolose". Juncker ha sottolineato che "c'è ancora troppa disoccupazione, anche se l'Europa ha creato 8 milioni di posti di lavoro" ed "il tasso di occupazione è vicino a quello degli Usa", quando alcuni anni fa era "più basso di 5 punti".
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