La plenaria del Parlamento europeo dà il suo via libera ai negoziati con il Consiglio e la Commissione sulla riforma del regolamento di Dublino. La luce verde è arrivata con 390 sì, 175 no e 44 astenuti.
In base al testo della relatrice, la liberale svedese Cecilia Wikstrom, gli Stati membri che non accetteranno la loro quota di richiedenti asilo correrebbero il rischio di veder ridotto l'accesso ai fondi Ue. Il testo del Parlamento prevede tra i vari punti anche un
periodo transitorio di tre anni e un meccanismo 'filtro' per
scremare, tra i richiedenti asilo, quelli con poche chance di
vedere accolta la loro domanda. Per questi ultimi la domanda
resterebbe a carico del Paese di ingresso, che dovrebbe
occuparsi del rimpatrio, con un sostegno aggiuntivo da parte
dell'Ue. Tutte queste proposte potrebbero tuttavia uscire
stravolte dal negoziato.
I governi dell'Unione, rappresentati nel Consiglio, non hanno
ancora raggiunto una posizione comune per farlo partire.
Pe, ok a negoziati su riforma Dublino
Proposta Eurocamera elimina principio primo paese ingresso