Europa

Terremoto Albania, italiano a Durazzo: 'La città è devastata'

Un altro testimone a Tirana racconta: 'Sembrava non finisse mai. Tanto spavento e panico ma nella capitale danni limitati'. Elisa Mucaliaj: 'Le case più vecchie sono andate distrutte'

Redazione Ansa

"Qui è il caos totale, la città è devastata, sono crollati interi palazzi, sono venute giù anche le mura antiche dove c'è il castello, è un disastro". Così Antonio Imperiale, un italiano che da sette anni vive e lavora a Durazzo, racconta quello che è accaduto stanotte quando una scossa di terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito l'Albania. "Eravamo in casa, dopo la scossa delle 3 ci siamo guardati e abbiamo deciso di rimanere, in fondo la nostra è una casa nuova, ha solo due anni - racconta Antonio - ma alle 4 è successo il finimondo: gli intonaci venivano giù uno dopo l'altro, si vedevano i mattoni dei muri spuntare fuori. E non finiva mai, mi sembrava di stare in un film apocalittico". Antonio vive a Durazzo con la moglie Concetta e i due figli Emma e Davide. "Quando siamo usciti - aggiunge - c'erano pochissimi soccorsi - l'Albania non è attrezzata per fronteggiare una cosa del genere, non ce la facciamo, c'è bisogno dell'aiuto degli altri paesi".

Tanta paura anche tra gli italiani che vivono a Tirana. "Sembrava non finisse mai, una scossa interminabile, spaventosa: ero sul divano, mi sono catapultato in strada tra il panico generale, le urla, i pianti dei bambini e i cani che abbaiavano nervosamente", racconta Emiliano Giampà, un medico italiano che vive in Albania.

A Tirana, comunque, non sembra ci siano stati molti danni, anche se la città è avvolta dalla polvere e calcinacci: "Al momento non mi risulta ci siano state vittime qui, solo un grande spavento", aggiunge.

"Collaboro con la Croce Rossa e siamo in contatto costante ma per ora, come medici, non siamo stati allertati", conclude Giampà.

"La mia casa ha subito tanti danni" dal terremoto di questa notte, mentre "altre sono andate distrutte. I miei zii hanno riferito a mia madre che i tre appartamenti al quinto piano dove avevo casa a Vora, tra Durazzo e Tirana, sono diventati quasi comunicanti. Il mio appartamento fu costruito negli anni '90 ma le case più vecchie, degli anni '50, sono andate distrutte". Lo racconta all'ANSA Elisa Mucaliaj, panificatrice di origini albanesi che da 20 anni vive a Bari dopo il ricongiungimento con suo padre il quale, nel 1996, pagò un milione di vecchie lire agli scafisti giungendo in Puglia con il gommone.

"Alle 3 di notte - prosegue Elisa - hanno sentito la prima scossa di intensità 4,8 e dopo un'ora quella di 6,5. Penso che la prima scossa li abbia messi in guardia e in salvo, perché c'è chi ha cominciato a evacuare le abitazioni e chi è rimasto sveglio per paura di non sentire altre scosse durante il sonno. Quindi si sono messi tutti in allerta".
   

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