Europa

Liliana Segre, sarei felice di incontrare Patrick Zaki

'Mi ha fatto ripensare a mia esperienza. Favorevole alla cittadinanza'

Liliana Segre nella sua ultima testimonianza pubblica alla Cittadella della pace di Rondine, Arezzo, 9 ottobre 2020

Redazione Ansa

 "Se ha espresso questo desiderio e io sarò in forze, sarò molto felice di incontrarlo. La sua liberazione è una notizia stupenda". Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre a Pagine Ebraiche, rispondendo alla richiesta di Patrick Zaki, subito dopo la sua scarcerazione, di poterla incontrare in futuro.
    "La sua vicenda mi ha molto impressionato. Ventidue mesi di prigione in Egitto e quei continui rinvii delle sue udienze. La paura dettata dall'incertezza del proprio destino. Mi ha fatto ripensare alla mia esperienza. Certo ci sono molte differenze e non si possono fare paragoni, ma io so cosa vuol dire quello che ha raccontato Zaki: la paura per una porta che si apre, quando non sai se dietro ti aspetta la libertà o la mano degli aguzzini", ha spiegato Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz.
    Segre aveva fornito il suo appoggio alla mozione sulla cittadinanza italiana per lo studente egiziano dell'Università di Bologna che era stata votata in Parlamento. "Sarò sempre presente almeno spiritualmente quando si parla di libertà", aveva detto allora. E oggi ha ribadito il significato simbolico di far diventare Zaki italiano. "Per me siamo tutti cittadini del mondo, però certo conferirgli la cittadinanza avrebbe ancora un valore". 
   

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