È molto probabile che l'Europa non sarà in grado di fare a meno del gas di Mosca "almeno fino al 2027": lo afferma il ministro dell'Energia russo Nikolay Shulginov, intervistato dall'agenzia Tass in occasione dell'Eastern Economic Forum.
"L'Europa non può fare affidamento su nessuno tranne che sugli Stati Uniti, che stanno aumentando la produzione di gas naturale liquefatto", spiega Shulginov. "Penso che il prossimo inverno dimostrerà quanto sia reale o meno la loro fiducia nella possibilità di rifiutare il gas russo. Farlo porterà all'arresto della loro industria e della loro produzione di energia elettrica tramite gas. Sarà una vita totalmente nuova per gli europei: assolutamente insostenibile per loro", aggiunge il ministro russo dell'Energia.
E mentre si registra un'apertura in calo per il gas naturale sulla piazza di Amsterdam, con i contratti futures sul mese di ottobre che cedono il 4,31% a 235,32 euro al MWh, il Cremlino ribadisce la sua convizione che le sanzioni impediscano le attività di manutenzione del gasdotto Nord Stream. "Non possiamo dire come saranno condotte le riparazioni poiché le sanzioni le impediscono", dice il portavoce Peskov. "Gazprom ha ripetutamente confermato la sua affidabilità come garante della sicurezza energetica del continente europeo, ma le sanzioni imposte dall'UE, dal Regno Unito, Stati Uniti e Canada hanno praticamente rotto il sistema di manutenzione tecnica dei componenti delle turbine che garantiva il pompaggio".
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