Europa

Parigi 2024: i bouquinistes rifiutano di lasciare la Senna

Braccio di ferro con la polizia. 'Da qui non ci spostiamo'

Redazione Ansa

(ANSA) - PARIGI, 27 LUG - "Da qui non ci spostiamo": a un anno dai Giochi Olimpici di Paris 2024, i cosiddetti 'bouqinistes', i celebri librai a cielo aperto presenti da 450 anni lungo la Senna, nel centro di Parigi, rispondono picche all'ingiunzione delle prefettura di rimuovere tutto il prossimo anno per "mettere in sicurezza" la zona in occasione della cerimonia di apertura delle olimpiadi, il 26 luglio 2024.
    Intervistato dalla France Presse, Jerome Callais, rappresentante di circa 200 librai dell'Association culturelle des bouquinistes de Paris, equivalente all'88% del totale, assicura che lui e i suoi colleghi non hanno "alcuna intenzione di spostarsi". E ancora: "Siamo tra i simboli principali di Parigi, sono 450 anni che ci siamo. Volerci cancellare dal paesaggio quando la celebrazione di questi Giochi dovrebbe essere la celebrazione di Parigi mi pare un po' folle".
    In una nota, il comune di Parigi guidato dalla sindaca Anne Hidalgo aveva annunciato che il municipio fornirà tutto il necessario sostegno ai librai coinvolti, proponendo di occuparsi sia della rimozione sia del riallestimento delle scatole in cui i bouquinistes custodiscono ed espongono i libri, come anche del loro restauro gratuito. "Questo restauro - scrive il comune - rappresenterà una ulteriore eredità dei Giochi e contribuirà ad appoggiare la candidatura dei bouquinistes dei Lungosenna nel patrimonio immateriale dell'Unesco". In totale, le scatole verdi da rimuovere dal futuro perimetro di sicurezza sarebbero 570, corrispondenti al 59% dei bouquinistes di Parigi. In coordinamento con la prefettura, la sindaca promette poi di "procedere il più rapidamente possibile alla risistemazione dei box" a cerimonia finita. Ma Callais appare perplesso anche rispetto alla mano tesa del comune. Per lui, alcuni box sono "troppo fragili" per essere trasportati mentre il restauro di tutte le scatole costerebbe a suo avviso 1,5 milioni di euro.
    (ANSA).
   

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