La caduta del "dittatore di tipo mafioso" Vladimir Putin "sarà inevitabile dopo la liberazione dell'Ucraina": ne è convinto il celebre scacchista e oppositore russo, Garry Kasparov, che ha parlato della situazione attuale nel Paese in una lunga intervista a Rbc-Ucraina.
"La guerra non può finire mentre Putin è al potere - ha detto Kasparov -.
"Oggi lo Stato di Putin, oltre ai segni evidenti di una dittatura fascista, è anche uno Stato mafioso", ha sottolineato.
"Dal punto di vista di Putin, l'Occidente era debole. E qualsiasi dittatore, specialmente un dittatore mafioso, reagisce alla debolezza. Quando vede la forza, inizia a girare. Ma quando vede la debolezza, continua ad andare avanti - ha osservato -.
Pertanto, mi sembra che Putin abbia iniziato a formarsi la chiara convinzione che, in linea di principio, può fare tutto ciò che vuole. E, purtroppo, devo dire che aveva effettivamente ragione".
Secondo Ksparov, inoltre, "non è ovvio che la vittoria dell'Ucraina, la liberazione di tutti i territori ucraini, il pagamento delle riparazioni, il perseguimento dei criminali di guerra equivalgano al completo collasso della Russia. Ma credo che la probabilità di secessione di alcuni territori dalla Russia sia alta". In ogni caso, "il primo problema è come porre fine alla guerra. Non c'è altro modo, se non la vittoria completa dell'Ucraina. Perché mentre Putin è al potere, combatterà fino all'ultimo dollaro, fino all'ultimo soldato".
(ANSA).
Kasparov, 'inevitabile crollo di Putin dopo la vittoria ucraina'
Ex campione di scacchi: 'La Russia è uno Stato mafioso'