Le tensioni tra Italia e Germania per i finanziamenti alle ong non si sono ricomposte, tutt'altro. Si accorciano intanto le distanze tra Roma e Parigi: in serata Emmanuel Marcon ha detto che gli italiani non possono essere lasciati soli: un assist che Giorgia Meloni ha raccolto a stretto giro, affermando di accogliere "con grande interesse" la proposta di collaborazione del presidente francese. In giornata Berlino da parte sua aveva tenuto il punto affermando che salvare i migranti in mare è un "dovere giuridico e morale", ma il ministro della Difesa Guido Crosetto ha contrattaccato: l'Italia con i suoi mezzi soccorre "la maggior parte dei profughi e se vogliono aiutarci sul serio lo facciano sostenendo il Piano Mattei per l'Africa".
Sulla stessa linea il collega Antonio Tajani. "Noi stiamo dalla parte dell'Europa ma non significa essere muti e acquiescenti", ha avvertito il ministro degli Esteri italiano, che giovedì volerà nella capitale tedesca per chiedere chiarimenti alla collega Annalena Baerbock. E visto che la sfida si gioca non solo sugli sbarchi, ma anche ai confini interni dell'Ue, il titolare della Farnesina domani sarà a Parigi per ribadire che sui respingimenti a Ventimiglia "la Francia sbaglia".
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