(ANSA) - ROMA, 24 SET - "I colloqui tra Kosovo e Serbia,
promossi dall'Ue, sono diventati così unilaterali da essere
giunti a un punto morto". Lo afferma il premier del Kosovo,
Albin Kurti, in un'intervista rilasciata al Guardian prima delle
violenze scoppiate stanotte nella regione.
Nell'intervista al Guardian, il premier Kurti sostiene che la
continua instabilità ha reso la regione "un campo da gioco per i
giochi geopolitici della Federazione Russa e della Repubblica
Popolare Cinese".
Kurti ha descritto l'ultimo incontro fallito del 14 settembre
tra lui e il presidente serbo, Aleksandar Vucic, come una
debacle e ha affermato che l'inviato speciale dell'Ue, Miroslav
Lajcak, ha "perso la neutralità". Secondo Kurti, l'inviato non
ha comunicato ai kosovari la posizione negoziale scritta della
Serbia prima dell'incontro e l'ha presentata solo dopo la fine
dei colloqui, sostenendo che il documento era vecchio di oltre
sei mesi.
"Non si può andare avanti con questo metodo", afferma. Poi ha
ha accusato Vucic di avergli rivolto insulti durante i colloqui,
cosa che, a suo dire, è diventata un evento regolare senza che i
mediatori facciano alcuno sforzo per fermarlo. (ANSA).
Kurti, 'i colloqui con la Serbia sono a un punto morto'
Intervista del premier kosovaro al Guardian prima delle violenze