"La Tunisia, che accetta la cooperazione, non accetta la carità né l'elemosina. Il nostro Paese e la nostra gente non vogliono pietà, ma esigono rispetto". Lo si legge in un comunicato della presidenza tunisina. Il presidente Saied ha affermato, parlando dei rapporti tra Tunisia e Unione Europea, che "la Tunisia respinge quanto annunciato nei giorni scorsi dall'Ue, non per l'importo in questione, perché tutta la ricchezza del mondo non vale un grammo della nostra sovranità, ma perché la proposta contraddice il memorandum d'intesa firmato a Tunisi nello spirito che ha prevalso alla conferenza di Roma dello scorso luglio".
Secondo un comunicato della presidenza tunisina, Kais Saied ha espresso il rifiuto della Tunisia all'annuncio fatto nei giorni scorsi dall'Unione Europea "non a causa della piccola somma offerta, poiché i tesori del mondo non equivalgono a un solo granello della nostra sovranità agli occhi del nostro popolo, ma perché questa proposta contraddice il protocollo d'intesa firmato in Tunisia e lo spirito che ha prevalso durante la Conferenza di Roma del luglio 2022, avviata da Tunisia e Italia".
Saied ha sottolineato che la Tunisia sta facendo ogni sforzo per smantellare le reti criminali coinvolte nel traffico di esseri umani, che non sono mai state la causa della miseria di cui soffre la maggior parte dei paesi africani. "La Tunisia, come molti altri paesi, ha sofferto a causa dell'attuale sistema globale e non vuole esserne nuovamente vittima, così come non lo vogliono i paesi da cui provengono queste ondate migratorie.
Sono vittime di un sistema globale in cui mancano giustizia e rispetto per la dignità umana", si legge ancora nel comunicato.
"Non c'è nessuna alternativa a collaborare con i nostri i vicini, il memorandum con la Tunisia è la via giusta e un esempio per gli accordi in futuro". Lo ha detto il presidente del Ppe, Manfred Weber, in conferenza stampa a Strasburgo, rispondendo a una domanda sulla decisione del presidente tunisino Saied di respingere i fondi Ue parte dell'accordo firmato a luglio.
"Parliamo di Tunisia solo quando si parla di migranti, ma dobbiamo ascoltare le loro preoccupazioni, sul loro sviluppo economico. Se ci sono problemi sull'attuazione" dell'accordo, "bisogna trovare una soluzione, io resto in supporto", ha sottolineato Weber.