Europa

Sondaggio, i britannici bocciano la Brexit

Negativa su economia, prezzi e migranti. Solo il 10% la promuove

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 DIC - La maggioranza dei britannici boccia la Brexit, ritenendo che abbia avuto effetti negativi sull'economia del Regno Unito, fatto aumentare i prezzi nei negozi e ostacolato i tentativi del governo di controllare l'immigrazione. Lo fotografa un sondaggio storico condotto da Opinium per celebrare pienamente il terzo anniversario dell'uscita dalla Ue del Paese, scrive il Guardian spiegando che l'indagine è stata condotta su oltre 2. 000 elettori.
    Solo una persona su 10 (il 10%) ritiene che la Brexit abbia aiutato la propria situazione finanziaria personale, contro il 35% che afferma che è stato dannoso per le proprie finanze; il 9% afferma che è stato positivo per il servizio sanitario nazionale mentre il 47% afferma che ha avuto un effetto negativo.
    Pochi, pari al 7% degli intervistati, ritiene che l'uscita dall'Ue abbia contribuito a mantenere bassi i prezzi, contro il 63% che ritiene che la Brexit sia stata un fattore che ha alimentato l'inflazione e la crisi del costo della vita.
    Secondo il sondaggio, a sette anni e mezzo dal referendum e a tre anni dall'uscita del Regno Unito dal mercato unico e dall'unione doganale, l'opinione pubblica britannica - scrive il Guardian - considera quindi la Brexit un fallimento: sono solo il 22% gli elettori convinti che sia stato un passo positivo.
    James Crouch, responsabile delle politiche e degli affari pubblici di Opinium, ha affermato che la percezione che la Brexit sia stata gestita male e che abbia avuto effetti negativi su vari aspetti della vita del Regno Unito sembra diffondersi: "La metà (51%) degli elettori del Leave ora pensa che la Brexit abbia avuto un impatto negativo sulla capacità del Paese di controllare l'immigrazione, aumentando ulteriormente la pressione su una questione su cui il governo è vulnerabile.
    Nonostante ciò, la Brexit sarà probabilmente - ha spiegato - una questione secondaria alle prossime elezioni rispetto allo stato dell'economia e del sistema sanitario nazionale, che rappresentano la chiara priorità per gli elettori". (ANSA).
   

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