Europa

Metsola, 'abbiamo bisogno di Europa per la pace e la libertà'

Video saluto a Reggio Emilia per la Giornata della Bandiera

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 07 GEN - "Ci sono sfide che sono semplicemente troppo grandi per qualsiasi Paese" da affrontare "da solo. Abbiamo bisogno di Europa non solo per vivere in pace ma anche per essere liberi. Crediamo nell'appello all'Europa, un'Europa libera e unita perché ognuno di noi possa dire 'anche io ne sono parte'". Così Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha concluso il suo video di saluto al Teatro Valli di Reggio Emilia in occasione dei festeggiamenti per la Giornata nazionale della Bandiera e per il 227/mo anniversario della nascita del primo Tricolore.
    "La vostra bandiera oggi sventola insieme a quella dalla Unione europea in tutta Italia", sottolinea Metsola. "Io ero una bambina quando si aprì la prima breccia nella cortina di ferro.
    Forse la mia generazione non ha colto subito l'enormità di quel momento - dice -, ma ricordo la gioia di milioni di europei finalmente liberi di scegliere il proprio destino. Si percepiva un senso di speranza, di opportunità illimitata in cui la gente credeva. Torno spesso a quel momento quando penso ai valori comuni su cui si fonda la nostra Ue. Eppure nel corso degli anni forse ci siamo cullati nella convinzione che i vantaggi delle democrazie liberali fossero così evidenti che abbiamo smesso di dire ai cittadini di lottare per ottenerli. La guerra - ha continuato Metsola - è tornata nel nostro continente. Il terrorismo è di nuovo in aumento. Le sfide sanitarie, migratorie, economiche persistono. Ma la brutale invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha spinto l'Europa a riaffermare più chiaramente la sua ragione d'essere e a ricordare le ragioni per cui dalle ceneri della Seconda guerra mondiale i nostri Paesi si sono riuniti per difendere la pace in Europa", ha concluso l'esponente maltese.
    Poi il ricordo di David Sassoli, suo predecessore, che "ha saputo guidare stoicamente questa assemblea attraverso quella che si preannunciava come una crisi esistenziale, con la sua mano ferma al volante. Il Parlamento europeo non lo ringrazierà mai abbastanza per quanto ha fatto - sottolinea Metsola - e io continuerò a lavorare per una Europa più unita, più vicina alle persone". (ANSA).
   

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