(ANSA) - OSLO, 09 GEN - Anders Behring Breivik, l'estremista
di destra che nel 2011 uccise 77 persone e per cui sta scontando
21 anni di prigione che potrebbero essere estesi finché viene
considerato una minaccia, ha accusato oggi la Norvegia di aver
tentato di "spingerlo al suicidio" per le rigide condizioni
carcerarie a cui è sottoposto, mentre le autorità hanno
insistito sul fatto che il neonazista è rimasto una persona
estremamente violenta.
"Ho l'impressione che l'obiettivo del governo sia quello di
cercare di spingermi al suicidio", ha detto Breivik in lacrime,
nel corso della seconda giornata dell'udienza che si è tenuta
per motivi di sicurezza nella palestra del carcere di Ringerike
dove l'estremista sta scontando la sua pena.
Tenuto separato dagli altri detenuti in strutture di massima
sicurezza da quasi 12 anni, Breivik sostiene che il suo
prolungato isolamento costituisca una violazione dell'articolo 3
della Convenzione europea sui diritti dell'uomo, che proibisce
trattamenti "inumani" e "degradanti". (ANSA).
Breivik, 'la Norvegia cerca di spingermi al suicidio'
Il neonazista accusa lo Stato per le rigide condizioni detentive