(ANSA) - MADRID, 12 GEN - Si estende l'emergenza per
l'inquinamento provocato dalla perdita di sei container
contenenti 26,3 tonnellate di pellet, i microgranuli per la
fabbricazione della plastica, dalla nave cargo 'Taconao', che
riguarda già 4 regioni del nord ovest della Spagna. Il governo
spagnolo, attraverso il ministero di Transizione ecologica,
invierà oggi in Cantabria più uomini e mezzi tecnici, dopo la
richiesta di aiuti avanzata ieri dalla regione, per rafforzare
la vigilanza e la raccolta di pellet su 15 spiagge cantabriche.
Dieci tecnici dell'impresa statale Tragsa si uniranno agli
otto tecnici della Direzione delle Coste che da martedì lavorano
in coordinamento con la Protezione civile e le emergenze del
governo di Cantabria, informa il ministero. Che ha messo a
disposizione anche tre motovedette del servizio Salvamar e due
rimorchiatori e ha anche la dotazione di un drone per sorvolare
la costa nella ricerca di sacchi di pellet. Ricognizioni in alto
mare, alla ricerca dei sacchi delle microplastiche fuoriusciti
dai container sono state effettuate da ieri anche da un
elicottero del Salvataggio marittimo di Santander, finora senza
risultati.
La 'marea bianca' di microplastiche ha raggiunto le coste
di Galizia, Asturie, Cantabria e Paese Basco. Ma ha colpito
anche alcune spiagge della costa portoghese di Viana do Castelo
e Caminha, nel nord del Paese, dove ieri pomeriggio sono state
riscontrate ingenti quantità di pellet che, secondo le autorità
lusitane, potrebbero provenire dal carico della nave cargo
'Taconao'. (ANSA).
Spagna: marea plastica su spiagge Cantabria, governo invia aiuti
Riscontrate ingenti quantità di pellet su costa nord Portogallo