Il tribunale di Mosca ha condannato il dissidente Oleg Orlov, già copresidente della fondazione Memorial, alla quale è stato assegnato il premio Nobel per la pace nel 2022, a due anni e mezzo di carcere. Orlov è accusato di aver ripetutamente denunciato l'aggressione della Russia all'Ucraina. "Il tribunale ha stabilito la colpevolezza di Orlov e ordina una condanna a due anni e sei mesi in una colonia penale di regime generale", ha dichiarato il giudice, secondo quanto riferito da un giornalista dell'AFP presente in aula.
Formalmente, Orlov era accusato di "discredito" dell'esercito russo, in base a una legge bavaglio che di fatto vieta di criticare l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. Prendendo la parola durante una udienza, ha detto: "Sono sotto processo per un articolo nel quale ho chiamato 'fascista' e 'totalitario' il regime politico instaurato in Russia. L'ho scritto oltre un anno fa. Allora alcuni miei amici pensavano stessi esagerando, ma ora è palesemente chiaro: non stavo esagerando per niente".
Orlov ha inoltre dichiarato di non aver commesso nessun reato e ha denunciato che in Russia "lo Stato controlla non solo la vita pubblica, politica ed economica" ma "cerca anche il controllo totale sulla cultura e sulle scienze e invade la vita privata" ed "è diventato onnipervasivo".
Borrell, l'Ue 'scioccata' dalla condannaL'Unione europea è "scioccata" dalla condanna a due anni e mezzo di prigione di Oleg Orlov, il quale "non ha commesso nessun crimine ma ha esercitato il suo diritto costituzionale" di critica all'operato del governo russo. E' quanto scrive in una nota l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, il quale chiede inoltre alle autorità russe "il rilascio immediato e incondizionato" di tutti i prigionieri politici e l'abbandono della politica repressiva seguita per reprimere la società civile e le voci indipendenti.
La sentenza di condanna di Orlov, sottolinea Borrell, "va contro la legislazione e la Costituzione russa ed ha un'evidente motivazione politica". L'Alto rappresentante esprime quindi tutta la solidarietà dell'Unione a tutti i cittadini russi che "hanno osato far sentire la propria voce e criticare la guerra voluta dalla Russia e che per questo sono stati perseguiti e imprigionati".
Per la Francia è una condanna 'rivoltante e e profondamente ingiusta'La Francia "denuncia con il più grande vigore il verdetto di condanna a 2 anni e mezzo di carcere del difensore dei diritti umani e co-fondatore dell'associazione, per aver denunciato la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Questa condanna è rivoltante e profondamente ingiusta": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi, secondo cui ''Orlov è stato chiaramente oggetto durante il suo processo di un accanimento giudiziario qualificato dalla commissaria ai Diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatović, una 'parodia di giustizia'''.
La Francia rende quindi omaggio all'associazione Memorial per la sua ''lotta in favore dei diritti umani e per la tutela della memoria dei crimini commessi in Russia dall'epoca sovietica''. Parigi si appella alle autorità di Mosca affinché liberino "i prigionieri politici immediatamente e senza condizioni, in particolare, Vladimir Kara-Mourza, il cui stato di salute è molto preoccupante''.
"Rendiamo omaggio al coraggio delle donne e degli uomini che, come Oleg Orlov e il sociologo dissidente Boris Kagarlitsky, condannato a cinque anni di carcere senza condizionale, difendono la libertà di parola e d'opinione malgrado i rischi incorsi", si conclude nella nota diffusa a Parigi.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it