Europa

Mitsotakis: 'Al Cremlino diciamo che non abbiamo paura'

Durante Congresso Ppe: 'Continuiamo a sostenere Ucraina'

Al centro il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis

Redazione Ansa

"Credo che tutti noi abbiamo un messaggio per il Cremlino: non avremo paura, continueremo a sostenere l'Ucraina e i suoi coraggiosi cittadini per tutto il tempo necessario. E rimaniamo uniti su questo tema". Lo ha dichiarato il premier greco Kyriakos Mitsotakis, intervenendo al congresso del Ppe a Bucarest. Lo riporta l'agenzia Ana-mpa. "La violazione del diritto internazionale e i tentativi di cambiare i confini con la forza non saranno accettati dalla nostra famiglia politica", ha affermato Mitsotakis, che durante il suo discorso ha ricordato quanto accaduto ieri, durante la sua visita a Odessa per incontrare il presidente ucraino, quando un missile lanciato dalla Russia ha colpito a poca distanza da dove si trovavano i due leader.

I servizi di sicurezza interni russi, Fsb, hanno detto di avere sventato un piano di membri dell'Isis che intendevano attaccare una sinagoga a Mosca. Lo riferisce la Tass. In un comunicato, l'Fsb afferma che "nella regione di Kaluga è stata messa fine alle attività di Wilayat Khorasan, una cellula della branca afghana dell'organizzazione internazionale terrorista Stato Islamico, i cui membri pianificavano di commettere un atto terroristico contro una delle istituzioni religiose ebraiche a Mosca".

L'ambasciatrice americana in Russia è stata convocata al ministero degli Esteri, che ha messo in guardia Washington dal cercare di "interferire" negli affari interni russi, avvertendo che Mosca è pronta a rispondere in modo duro, fino all'espulsione. Lo riferisce l'agenzia Tass.

"La resistenza ucraina ha sabotato una centralina ferroviaria nella regione di Mosca, vicino alla stazione di Golovkovo, nel distretto di Solnechnogorsk, provocando danni alla linea ferroviaria intorno alla capitale russa, utilizzata per scopi militari. Lo scrive su Telegram il movimento di resistenza in Crimea Atesh citato dai media ucraini. "Il nostro obiettivo è fermare le forniture militari del regime di Putin al fronte. Questo può essere fatto", ha scritto il gruppo pubblicando foto e video della centralina data alle fiamme.

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