(ANSA) - ROMA, 12 MAR - "Con questo Giardino dei Giusti
vogliamo ricordare quelle persone che non si sono voltate
dall'altra parte, che hanno cambiato la storia dando la vita per
aiutare chi si trovava in difficoltà: persone diverse legate tra
loro dalla diplomazia del bene". Sono le parole con cui il
ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sintetizzato il
significato del Giardino dei Giusti della Farnesina, inaugurato
in una strada pedonale adiacente alla sede del Ministero,
insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e al promotore
dell'iniziativa, il presidente della Fondazione Gariwo, Gabriele
Nissim.
Il Giardino è composto da alcuni piccoli cippi, uno per
ciascun albero già presente nella via, dedicati ognuno a
diplomatici o persone legate alla diplomazia che, nel corso
degli anni, si sono distinti per aver difeso la vita umana da
regimi dittatoriali, dalla guerra o dai genocidi. Tra loro
Guelfo Zamboni, Giuseppe Castruccio, Lucilio Merci, Vittorio
Castellani Pastoris, Tommaso De Vergottini, Luca Attanasio,
Vittorio Iacovacci, Mustapha Milambo e Pierantonio Costa.
"Oggi - ha detto Tajani - abbiamo deciso di rendere omaggio
alle tante persone che in silenzio hanno salvato vite umane.
Ringrazio il Comune che ha dedicato questa strada a loro, ai
Giusti che sono e saranno sempre da esempio, soprattutto per i
giovani. Persone che ci ricordano con le loro vite che esistono
valori, come la libertà e la democrazia che vanno sempre
difesi".
"Sono molto contento - ha aggiunto Roberto Gualtieri - per
questa bellissima iniziativa. Qui abbiamo creato un luogo che
onora persone straordinarie che con la loro azione hanno salvato
vite, quando in troppi si voltavano dall'altra parte. La Shoah è
stato il crimine più grave della storia e scalda il cuore
rendere omaggio a chi, in quel momento terribile, ha salvato
centinaia di vite dal loro destino di morte. Qui rendiamo
omaggio anche ai diplomatici che si sono battuti contro
gravissimi crimini in Cile, in Ruanda, in Congo scegliendo di
stare dalla parte giusta della storia. E' bello che queste
storie non siano solo nei libri ma nei luoghi. La politica della
memoria si fa facendo luoghi fisici, anche belli, dove ricordare
e riflettere su di loro". (ANSA).
Tajani inaugura il Giardino dei giusti, 'la diplomazia del bene'
Gualtieri:'Memoria non solo nei libri ma anche nei luoghi belli'