(ANSA) - ROMA, 15 MAR - La Camera bassa del Parlamento
francese ha approvato una serie di misure per rendere meno
attraente per gli acquirenti il fast fashion a basso costo, in
particolare gli articoli dei produttori cinesi di massa. Lo
riporta il Guardian.
Le misure chiave includono il divieto di pubblicità per i
tessuti più economici e una tassa ambientale sugli articoli a
basso costo.
Il mercato francese dell'abbigliamento è stato inondato da
capi importati a basso costo, mentre diversi marchi nazionali
hanno dichiarato bancarotta.
Ma le principali argomentazioni addotte da Horizons - il partito
alleato del presidente Emmanuel Macron che ha presentato il
progetto di legge - sono state di carattere ambientale. Secondo
la legge, la Francia applicherà criteri sui volumi di capi
prodotti e la velocità di rotazione delle nuove collezioni per
determinare che cosa si intende per fast fashion. La deputata di
Horizons Anne-Cecile Violland ha sottolineato che l'azienda
cinese Shein, con i suoi "7.200 nuovi capi di abbigliamento al
giorno", è un esempio di produzione intensiva di moda.
Una volta entrata in vigore la legge, i produttori di fast
fashion saranno obbligati a informare i consumatori sull'impatto
ambientale della loro produzione. Dal prossimo anno è previsto
un sovrapprezzo legato all'impronta ecologica del fast fashion
di 5 euro (4,20 sterline) a capo, che salirà a 10 euro entro il
2030. Il sovrapprezzo non potrà comunque superare il 50% del
prezzo di un articolo. (ANSA).
Parigi vota contro il fast fashion, arriva la tassa ambientale
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