"Caro Denys, oggi è un buon giorno per l'Ucraina. La Commissione ha appena erogato 4,5 miliardi di euro dello Strumento per l'Ucraina da 50 miliardi di euro". Lo ha detto la presidente dell'esecutivo Ue Ursula von der Leyen ricevendo il premier ucraino Denys Shmyhal.
"In aprile, quando le condizioni saranno raggiunte, ci sarà un'altra tranche", ha aggiunto. "Sono lieta poi di ricevere il Piano per l'Ucraina, per rilanciare gli investimenti e avvicinarsi alla nostra Unione: sono fiduciosa che a breve potremo chiedere la Consiglio di approvarlo: il piano servirà da base anche per altri donatori".
"Ci aspettiamo un'accelerazione dell'assistenza militare poiché l'Unione Europea, come dice Borrell, è in massima allerta, i nostri interessi comuni sono a rischio", ha dichiarato Shmyhal al termine del consiglio Ue-Ucraina.
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha incaricato l'ex presidente della Finlandia, Sauli Ninisto, di redigere un rapporto su come migliorare la preparazione e la prontezza di intervento della difesa dell'Ue. "E' chiaro che non c'è più spazio per le illusioni, il mondo è diventato più pericoloso e l'Ue si deve svegliare. Sappiamo che le ambizioni di Putin non si fermano all'Ucraina", ha sottolineato von der Leyen spiegando che la deadline per la compilazione del report è il prossimo autunno. "La preparazione della Finlandia non riguarda solo l'aspetto militare ma tutti gli aspetti", ha aggiunto.
Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) alle sanzioni contro persone e entità ritenute responsabili della morte di Alexei Navalny. Il dossier è stato approvato dalla riunione nei punti senza discussione e fa scattare la procedura scritta per la ratifica finale. La procedura potrebbe concludersi venerdì mattina.
Fonti Ue, Mosca non ha diritti sui profitti dei suoi asset
Mosca 'non puo' accampare diritti' sui profitti generati dagli asset della Banca Centrale immobilizzati nell'Unione Europea presso le istituzioni di deposito accentrato (in inglese Central Securities Depository o Csd) poiché queste entrate 'non sono di proprietà della Russia' ma della Csd e maturano 'solo a causa dell'immobilizzazione e sono già soggette alla tassazione nazionale'. Lo precisa un alto funzionario europeo in relazione alla proposta sull'uso del gettito a favore dell'Ucraina. 'Siamo fiduciosi che non vi saranno ricadute legali in seguito all'approvazione della proposta', nota il funzionario.
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